La prassi di considerare il rosa un colore “da femmine” si è affermata verso la fine degli anni 50. Nel passato le cose erano diverse: il rosa era il colore usato
per vestire i maschi e il blu le piccoline.
Abbiamo molte testimonianze che ci dicono che vestirsi di rosa era molto comune nel diciassettesimo e diciottesimo
secolo. Il rosa era considerato un colore, forte, deciso, associato alla passionalità perché prossimo al rosso, ma a differenza di quest’ultimo era meno
“bellicoso”, quindi rimaneva mascolino ma in una variazione più adatta alla vita sociale. Il blu invece era il colore del cielo, del velo della Madonna, per questo era il più indicato per vestire
le bambine.
Nell'immagine dipinti dell'artista Nina Rapicavoli.